Informazioni
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Il momento migliore per iniziare l’attività è sicuramente quando mamma e bambino hanno trovato una minima intesa che permetta loro di muoversi fuori casa in armonia e siano così sufficientemente motivati per iniziare questa prima esperienza.
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I momenti migliori della giornata per fare l’attività sono quelli dove il bimbo è più attivo, da evitare gli orari di sonno e pasti regolari se ci sono già instaurati ritmi ben precisi. Altrimenti tutti gli orari possono essere buoni, a patto che non si svegli per entrare in acqua. Quindi importante è tenere di riferimento l’ora del sonno.
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La temperatura dell’acqua è di 29°C mentre quella dell’ambiente è di 30°C. In queste ottime condizioni ambientali non ci sono indicazioni particolari da parte nostra sui tempi di attesa dopo i pasti per entrare in acqua per un bimbo che beve solo latte materno.
In ogni caso alcuni gastro-enterologi indicano un tempo di 40 minuti prima di entrare in acqua dopo un pasto a base di latte utili per la metabolizzazione.
Riguardo invece al passaggio alle “pappe” l’indicazione media è di due ore dopo il pasto.
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Nei primi due anni di vita il bambino ha come interlocutore preferenziale la mamma.
Quindi almeno per i primi tre o quattro mesi di attività consigliamo che sia solo la mamma ad accompagnare il bimbo, perché in questo lasso di tempo il bambino ha il tempo di adattarsi al nuovo ambiente, di conoscere gli insegnanti, prendendo così la consapevolezza di arrivare in un posto dove succedono cose belle, dopo questo primo periodo si potrà pensare ad un alternanza dei due genitori in acqua.
Lavorare in famiglia è una premessa metodologica della nostra attività, l’affetto dei genitori è il condimento principale per l’apprendimento del bambino in questo tipo di esperienza.
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Le indicazioni che diamo sulla divisione delle fasce d’età per definire i nostri gruppi sono solo indicative e non vogliono essere nette e basarsi esclusivamente sull’età cronologica.
Ogni bimbo possiede un’esperienza psico-motoria diversa, che lo porta ad eseguire attività diverse in base alle proprie capacità.
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La prima vera divisione è la fascia d’età nella quale il bambino deve ancora imparare a camminare, di media va fino ai 12/15 mesi. Tutti i bimbi sono in braccio a mamma o papà e quindi le attività proposte sono vincolate da questo particolare.
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La seconda fascia è data dai bimbi che invece camminano, quindi da 12/15 mesi in poi.
In questo periodo il bambino vuole sperimentare la capacità acquisita.
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La terza fascia d’età è quella da 3/4 anni in poi, dove il bambino inizia la fase di interscambio con gli altri bambini del gruppo, inizia a socializzare, utilizzando il linguaggio e il gioco simbolico fino ad arrivare all’età di 5/6 anni circa dove consolida gli apprendimenti degli anni precedenti, con il raggiungimento dell’autonomia acquatica vera.
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Ambientamento e Autonomia acquatica: vuol dire che immersioni, galleggiamenti, tuffi devono essere consolidati, in modo da non richiedere un’assistenza continua nell’acqua alta.
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Autonomia emotiva: il bambino deve essere pronto emotivamente a partecipare all’attività senza la presenza di mamma o papà, senza ripensamenti ed insistenze, ma con grande naturalità sia da parte del bimbo sia da parte della famiglia.












